Si tratta di una splendida riserva siciliana, dove gli aspetti naturalistici si fondono con quelli antropologici ed archeologici, per offrire numerosi spunti a chi è in cerca di una giornata differente, all’aria aperta e a contatto con la natura. La riserva ricade nei comuni di Siracusa, Noto ed Avola, quest’ultima conosciuta per l’eccellente vino, il Nero d’Avola. Ricopre un’area di circa 270.000 ettari ed è suddivisa in due zone: la zona A che è la riserva vera e propria e la zona B, una pre-riserva dove i limiti imposti nella fascia A sono un po’ meno severi. Quest’area protetta fu istituita nel 1990 col preciso intento di salvaguardare la fauna ed in particolar modo la flora presenti in questo territorio, plasmato dal lavoro millenario del fiume Cassibile.
AMBIENTE
Durante la sua storia millenaria il fiume Cassibile ha scavato questo canyon che oggi è profondo nei punti più remoti oltre 250 metri. Si estende per circa 10 km di lunghezza ed il punto in cui le pareti sono più distanti è di 1.200 metri. Lo spettacolo che appare agli occhi del visitatore è favoloso: profonde gole boscate che culminano in piccoli laghetti dalle limpide acque e graziose cascatelle. L’ambiente naturale in cui è immerso questo autentico paradiso terrestre è composto come di seguito descritto.
A maggior quota vi è l’altipiano di Cava Grande dove il paesaggio è quello tipico della gariga, ovvero piuttosto arido, con arbusti di piccole dimensioni ed un terreno ciottoloso e piuttosto nudo. Qui prolificano le essenze aromatiche e non è difficile trovare cespugli di rosmarino, timo ed erica. Lungo i costoni che formano il canyon scavato dal fiume Cassibile la vegetazione è quella tipica della macchia mediterranea, con netta predominanza del leccio, mentre scendendo più in basso verso il fondovalle ci sono le specie con maggior affinità per l’acqua.
Ciò che stupisce dal punto di vista vegetazionale è la straordinaria presenza di orchidee, ce ne sono di moltissime varietà ed ovviamente sono tutte spontanee. La zona maggiormente turistica e più suggestive è quella nei pressi di Avola Antica, dove si giunge attraverso una scalinata storica conosciuta col nome di “Scala Cruci”.
SENTIERO DELLA SCALA CRUCI
E’ il sentiero principale che permette di scendere fin nei meandri di questo affascinante canyon ed è fruibile dalle ore 8 del mattino fino alle ore 19. (Durante la notte viene chiuso onde evitare spiacevoli incidenti.)
Il sentiero è accidentato e ci sono una serie di gradini da percorrere, ma comunque risulta essere una piacevole passeggiata che presenta appena 300 metri di dislivello. Non presenta particolari difficoltà, per cui chiunque può affrontare questo breve tragitto che corrisponde circa a 1.700 metri di lunghezza. Lungo il sentiero non ci sono punti dove poter trovare acqua potabile, per cui è consigliato rifornirsene bene a priori. In estate il sentiero risulta essere molto soleggiato e soprattutto la salita potrebbe essere impegnativa, per cui ci sconsiglia di percorrere il tragitto del ritorno nel primo pomeriggio.
Una volta giunti in fondo si rimarrà incantati dai piccoli specchi d’acqua, alcuni balneabili e dai graziosi giochi fatti dalle piccole cascatelle; risulterà davvero piacevole rilassarsi sulla riva di uno di questi bacini!
Un ultimo consiglio è di controllare bene i divieti di sosta, in quanto trovandosi in una riserva, gli addetti ai controlli sono molto ferrei nel farli rispettare, quindi meglio camminare un po’ di più a piedi, ma evitare di trovare brutte sorprese al ritorno in macchina! Se questo è indubbiamente il sentiero più accessibile e quello che conduce ad uno dei luoghi più suggestivi dell’intera riserva, non è di certo l’unico, infatti numerosi altri sentieri e scalinate sono presenti e conducono a scoprire altri suggestivi luoghi di questo territorio quasi incantato.
CENNI STORICI
Un’escursione nel canyon di Cava Grande sarà molto interessante anche per gli appassionati di archeologia, infatti questa zona, vista l’inaccessibilità, fu abitata fin dai tempi più remoti. Pare che i Siculi furono i primi a sistemarsi tra queste pareti a strapiombo, visto che qui potevano godere della protezione delle alte pareti e allo stesso tempo avevano vicina la risorsa più importante: l’acqua. Seguendo dei ripidi ed impegnativi sentierini è possibile ancora vedere la necropoli, tutt’altro che facilmente raggiungibile. Nel corso del XIII secolo altre genti provenienti dalla Sicilia sud-orientale si rifugiarono in questo luogo e vi costruirono i loro villaggi, ancora oggi visibili nei pochi ruderi rimasti.
Ciò che rimane di uno dei villaggi è visibile affacciandosi del belvedere, mentre l’altro si trova praticamente di fronte. Le necropoli sono le testimonianze più importanti lasciate da queste popolazioni ed ancora oggi si possono scoprire centinaia di tombe a grotticella e gli ipogei paleocristiani disposti su sei distinti livelli della roccia e ricavati direttamente in essa.
COME ARRIVARE
Per chi proviene da Siracusa si può prendere la SS 115 fino ad Avola e proseguire seguendo le indicazioni per Avola Antica. Dopo alcuni chilometri di strada tortuosa si arriverà al bivio per Cava Grande. Sempre partendo da Siracusa si può anche optare per la “Mare-Monti”, giungendo fino a Canicattini Bagni e quindi proseguendo fino alla parete settentrionale. Se si è interessati al belvedere bisogna proseguire verso Noto.
INCENDIO
Nel Giugno 2014 la riserva è stata colpita da un incendio. Prima di una visita chiamare il numero presente nel sito ufficiale www.cavagrandedelcassibile.com