La Cattedral del Seo

Saragozza cenni storici e monumenti

Saragozza fu fondata dai celtiberi al centro della fertile pianura dove s’incontrano i fiumi Huerta e Gallego, poi fu presa dai romani che le cambiarono nome in Caesaraugusta. Fondamentale per lo sviluppo della città fu l’Ebro, lungo il cui corso si sviluppò l’abitato.

La Cattedral del Seo
La Cattedral del Seo

Fu uno dei primi luoghi dove si diffuse il cristianesimo, e dopo l’età delle invasioni barbariche fece parte del califfato di Cordoba, durante il qual periodo acquistò il nome di Saraqustah.

Alfonso I d’Aragona trasformò la città in un centro di grande importanza per la confederazione aragonese-catalana insediandovi una corte.

Questo periodo e il secolo XI furono i periodi di massimo splendore per Saragozza, che cadde in declino quando i poteri politici vennero trasferiti in Castiglia. La città visse un episodio da ricordare durante l’Ottocento, quando fu assediata dai francesi e seppe resistere strenuamente tanto da meritare l’appellativo di siempre heroica, riportando però un pesante bilancio in termini di vite umane e la distruzione di una larga fetta delle abitazioni.

L’industrializzazione ne fece un importante centro produttivo e commerciale, con stabilimenti tessili, alimentari e industrie meccaniche che crearono un nuovo abitato, non certo affine al resto dell’urbanistica ma che fa parte anch’essa del carattere di questa parte dell’Aragona.

L’impianto originario è andato quasi interamente perduto ma sappiamo che la città romana fu un importante centro militare. La cinta muraria ancora presente in Calle del Coso, di forma ellittica racchiude la parte antica, di cui sono ancora visibili il cardo ed il decumano.

Monumenti da vedere a Saragozza

Del periodo ci rimane anche il Foro romano che si trova in Plaza de la Seo. Inizialmente le costruzioni seguirono il corso del fiume Ebro, le cui sponde erano molto fertili grazie alla realizzazione di un fitto sistema di irrigazione e quindi attiravano un ragguardevole flusso di popolazione.

Durante l’VIII secolo, gli arabi che l’avevano occupata vi costruirono la moschea e l’Aljaferia, ovvero la sede dei governi musulmani, in stile moresco. Il loro dominio durò quattro secoli di splendore: musulmani ebrei e cristiani convissero senza scontri e furono costruite molte torri mudejar.

L’Aljaferia è forse il più bel monumento moresco di Saragozza, oggi totalmente restaurato. Si trova pochi chilometri fuori dal quartiere vecchio. Fu costruito nel IX secolo ed ha un interno riccamente decorato. Il musallah è la parte più interessante dell’edificio, si tratta di moschea ad uso privato per musulmani che è di gran lunga la parte più decorata del complesso.

I re cattolici soggiornarono all’interno del palazzo dopo la Riconquista e ne fecero decorare il piano superiore in stile gotico, e fu anche sede dell’Inquisizione.

Il massimo sviluppo urbanistico Saragozza lo raggiunse quando venne nominata capitale d’Aragona e diventò sede della corte e della vita politica del regno. Si sviluppò tutta la parte legata al commercio e all’artigianato, secondo uno schema che vedeva una chiesa al centro dei nuovi piccoli centri, i quali si allargavano intorno ad essa. La moschea costruita nel periodo arabo, venne rimaneggiata in chiesa nel XII secolo quando fu costruito un nuovo spettacolare edificio religioso.

Questa è la cattedrale de La Seo. Oggi è stata restaurata anche al suo splendido interno, che custodisce tra l’altro una pala d’altare del quattrocento, mentre all’esterno vi si riconoscono vari stili architettonici poiché è stata ricostruito varie volte, così che è possibile notare parti in neoclassico, barocco, tardobarocco e mudéjar.

Le facciate ad esempio appaiono contrastanti, a nord in mattoni e ad ovest in stile barocco. Un particolare da non tralasciare è la bella Parroquieta, la cappelletta gotica sotto la cupola mudejar.

Sempre nella stessa zona, dietro alla cattedrale c’è il Museo de Tapices ed il museo capitolare che presenta una serie di sessanta arazzi delle più svariate misure e lunghezze, per lo più fiamminghi e risalenti al XV secolo e pezzi di antiquariato.

Un’altra opera da visitare a Saragozza è la chiesa di Nuestra Senora del Pilar, un edificio barocco spettacolare a tre navate, che possiede ben 10 cupole. Molti materiali vennero usati per la sua costruzione, che si dice essere avvenuta tutta intorno alla colonna dove sarebbe apparsa la Madonna a San Giacomo.

La statua dedicata alla Madonna è di pregevole bellezza ed una particolarità che non tutti sanno è che il suo manto ricamato viene cambiato ogni giorno. Molti fedeli si recano giornalmente a renderle omaggio. Gli affreschi all’interno della cupola sono un’opera giovanile di Goya.

La città conservò l’aspetto medievale finché con l’Ottocento non arrivarono i francesi a distruggere le mura e vennero ricostruiti i sobborghi. L’ultima fase di costruzione innalza edifici a sud e ovest, con aree industriali e zone residenziali come la collina del Torreo.

Sul versante nord, un bellissimo ponte in pietra collega il centro urbano al sobborgo di Arrabal, sottolineato e contrastato da un altro ponte moderno interamente in ferro.