Cosa vedere a Matera

Cosa vedere a Matera: Luoghi, esclusività, gioielli di Matera

Matera e la sua provincia, un piccolo gioiello nel cuore del Sud Italia, dove il paesaggio cambia così rapidamente da sembrare una studiata sequenza di set cinematografici .

Cosa vedere a Matera
Cosa vedere a Matera

Se il nostro viaggio partisse da Matera, capoluogo della provincia, città famosa per i suoi rioni antichi i “Sassi”, insieme di abitazioni, chiese rupestri, palazzi scavati nel tufo, sito millenario dichiarato dall’ Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, sarebbe già un viaggio nelle meraviglie.

Un luogo misterioso, quasi sacro, che ha spinto Pier Paolo Pasolini ad ambientarvi “Il Vangelo secondo Matteo“, facendone un indimenticabile luogo evangelico e Mel Gibson, con “The Passion”, a consacrarla meta turistica internazionale.

Da Matera al Parco Archeologico delle Chiese Rupestri, noto anche come Parco della Murgia Materana. Rupi, grotte, foreste, insediamenti preistorici del Paleolitico e del Neolitico rendono il parco uno dei paesaggi rupestri più spettacolari d’Italia.

Ed è il contatto con la natura nei parchi e nelle aree protette che colpisce inaspettatamente il visitatore, una natura intatta e di rara bellezza come quella del Parco Regionale Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane, dove stradine sinuose si arroccano in antichi borghi tra i resti di castelli e roccaforti.

Lungo sentieri silenziosi che tagliano boschi dove crescono querce secolari si può respirare aria pura e vivere giochi di ombre e luci tra le dolomiti dalle forme bizzarre.

Matera – La Raccolta delle Acque

I sistemi di “Raccolta delle acque” sono tra i motivi principali per cui i Sassi di Matera diventano Patrimonio UNESCO nel 1993. Oggi è possibile ammirare uno dei migliori capolavori dell’ ingegno umano, proprio nel cuore del Sasso Caveoso, presso la casa natale di “San Giovanni da Matera” e nella contigua chiesa del “Purgatorio Vecchio”.

Quì una fitta rete di canali e cisterne filtra e recupera le acque piovane per sfociare nel maestoso Palombaro, un immensa riserva idrica, profonda oltre 15 metri, interamente scavato nella roccia.

Dalla montagna al mare, cambiano le luci ma non l’incanto.

Qui si incontra il Bosco Pantano di Policoro (Oasi del WWF) , uno scenario in cui gli azzurri del cielo, del mare e del fiume si mescolano con i verdi del bosco e i bianchi della sabbia.

Un viaggio in Costa Ionica, oggi, è un immersione nello spirito elegante e sapiente dell’Antica Grecia: musei e parchi archeologici, templi dorici e ceramiche figurate raccontano storie antiche.

Ed ancora spiagge bianche e incontaminate, interminabili filari di frutteti e vigneti, mare limpido e colori mediterranei, sport acquatici e itinerari culturali rendono la Costa Ionica lucana un luogo ideale per tutti.

Una provincia da scoprire a ritmo lento, tra borghi antichi e contrade, casolari e parchi letterari per rimanere affascinati dalle imponenti moli delle masserie fortificate, testimonianza di una ricca tradizione agricola pastorale, di usi, costumi e tradizioni, che trovano le loro origini nelle leggende, nei riti pagani o in avvenimenti storici.

Come il rito arboreo del Maggio di Accettura, che rappresenta il matrimonio tra due alberi, la Festa della Madonna della Bruna a Matera – istituita da Papa Urbano VI, e celebrata ogni anno il 2 luglio con l’assalto al carro per raccogliere i pezzi ed usarli come trofei portafortuna; o La Cavalcata del Borbone con il corteo a rievocare, tra danze e fuochi pirotecnici, il clima di festa dell’arrivo a Montescaglioso nel 1735 di Juan Carlos di Borbone.

Qui, ogni piccolo borgo ha una sua testimonianza del passato, una festa popolare che ne contraddistingue l’identità o un particolare evento che ne segna il trascorrere dei giorni.

Una favola senza tempo, va in scena nella provincia di Matera, da scoprire lentamente tra gusti e tradizioni in un’atmosfera accogliente fatta anche di piccoli gesti e mille sfumature, dagli sguardi e dal sorriso della gente che non ha dimenticato l’antico sacrale rito dell’ ospitalità.