
Ma sei matta? Non stai mica bene! Da sola? Donna sola? Non hai paura? E con la lingua come fai?
Queste le reazioni più comuni quando io, giovane donna QUASI 25enne, comunico la mia decisione di partire per un viaggio in solitaria alla scoperta del Brasile.

Valentina in preda ad assaporare qualche piatto tipico cinese...
Fatte queste domande non mi tolgo di certo il piacere delle risposte:
Risposta 1
Certo che sono matta, una giusta dose di pazzia è fondamentale per vivere ogni aspetto della vita.
Risposta 2
Donna sola, “accompagnata” da quella solitudine da me tanto cercata e che talvolta rende più socievoli e aperti di una compagnia forzata.
Risposta 3
Ho paura, ovvio!! Ho bisogno di aver paura, di sentire quel brivido sano che stimola il nostro istinto di sopravvivenza.
Ho scelto di partire per un viaggio in solitaria sfruttando la “maledizione” dei contratti a progetto e, sull’onda di una vita priva di stabilità, coltivo ciò che la rende piena, una passione stimolante, ma che può essere compresa nella sua natura solo da chi, almeno una volta, ha provato un viaggio lontano dai crismi della vacanza.
Ho scelto di regalarmi 50 giorni di me, senza l’altro conosciuto, ma con lo sconosciuto, cioè con una parte di mondo che da sempre accende la mia curiosità, la magia della scoperta, della conoscenza di un sorriso nuovo, di suoni strani, di vite particolari che in questi 50 giorni potrebbero diventare parte della mia persona.
Ho scelto di cambiare, perché so per esperienza che un viaggio, volenti o nolenti, è l’unico mezzo per cambiare, è l’unica opportunità che abbiamo di adeguare noi stessi a situazioni talvolta incomprensibili e che richiedono una reazione particolare e lontana da noi per essere affrontate in positivo.
Vivo una passione, la porto avanti con grande amore, ma per coltivare una passione c’è sempre da lottare:
se sei donna, viaggiatrice intraprendente devi farlo ancora di più! Devi darti da fare per far capire a parenti, amici, sconosciuti allarmati che fuori dal cancello di casa c’è un sorriso famigliare e solidale, ma che questo può essere anche a 200.000 km da casa e che all’estero non c’è solo il pericolo!
Per evitare gli incontri spiacevoli o le situazioni difficili bisognerebbe guardare il mondo attraverso una finestra, ma che mondo sarebbe?! Vuoto, triste, monocromatico, privo di sensazioni vere. Io invece voglio vivere a colori, tuffarmi nell’oceano dalla spiaggia di Copacabana, mangiare un churrasco a Florianopolis, uscire completamente fradicia dopo aver osservato le meravigliose cascate di Iguacu, caricarmi con la Capoeira eseguita al ritmo della musica di Bahia, perdermi tra i vicoli di Paraty e tornare a casa cantando in brasiliano!
Voglio vivere il mio Brasile, quello che ancora non conosco, ma che voglio apprezzare senza se, senza ma, senza i vincoli di un viaggio di gruppo!
Non sono abituata a stare ferma, da qualche anno cerco di vivere in equilibrio tra due “dimensioni parallele”, Italia ed estero! Purtroppo è una malattia dalla quale ancora non sono guarita, che sia incurabile?! Chi prova l’esperienza del viaggio non ne esce più, perché il viaggio diventa l’impronta su cui impostare anche la lettura della vita.
Da sempre si dice che la vita è un viaggio; dal mio punto di vista il viaggio è vita. Ora però voglio scoprire se davvero IL VIAGGIO IN SOLITARIA è DROGA (cit. amico viaggiatore. Mmm.. cominciano ad essere un po’ troppe queste citazioni eh?! :P)
Valentina Minguzzi, Lavoratrice atipica
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11 Risposte a Viaggio in solitaria – Si grazie
Sara
agosto 11th, 2011 alle 14:14
brava…ti ammiro per come hai affrontato gli altri e per le risposte che hai dato.anch’io tra pochi giorni farò il mio primo viaggio in solitaria e devo dire che ho tutte e tre cose che avevi tu PAZZIA,PAURA E TANTA VOGLIA DI ESSERE AUTONOMA :)… ps.io vado a valencia .ciao valentina
Massimo Lo Bianco
agosto 11th, 2011 alle 15:57
come sempre non posso fare a meno di leggere, e di apprezzare ogni volta. tutto questo a scapito della mia attesa. 😉
Giuseppe
agosto 11th, 2011 alle 16:05
@Sara
Come te e Valentina il mondo è pieno. Parlando con Valentina del suo viaggio e della voglia di partire abbiamo pensato che doveva condividere le sue sensazioni qui e trasmetterle anche a voi, per non farvi sentire SOLI! Valencia è una bellissima città, non credo avrai nessun tipo di problema, se ti va quando torni regalaci anche un tuo racconto!
@Massimo
Hai intenzione di partire? Valentina in questi giorni ha fatto mobbing sulla mia voglia di lasciare tutto e partire per un viaggio interminabile… vediamo se si potrà fare! ^_^ Credo che a Valentina facciano piacere i vostri commenti.
Massimo Lo Bianco
agosto 11th, 2011 alle 21:35
giuseppe, come ti ho già detto attendo il tempo di mettere da parte qualche spicciolo, ricomprare il corpo macchina, mettermi qualcosa da parte per le evenienze, e sono già pronto. 😉
Valentina
agosto 12th, 2011 alle 09:52
Sara, goditi Valencia, poi raccontami le tue avventure! Non l’ho mai visitata, quindi potresti davvero darmi spunti interessanti per un prossimo viaggio! 😉 Grande, fai benissimo comunque! Questo è anche un modo in più per credere in noi stesse!
Giuseppe, partiamo?! 😛
Massimo, chissà che questa raccolta di spiccioli non ci dia davvero la possibilità di vivere in viaggio!! Io e Giuseppe lo faremo! ahhahah.. 😉
A presto ragazzi, keep in touch!
Giuseppe
agosto 12th, 2011 alle 12:09
Valentina non mi tentare… ^_^
Massimo, lo so che stai aspettando di mettere una cifra per partire, volevo solo sapere se conosci già la meta del viaggio! Tutto qui! Senza Reflex non puoi andare da nessuna parte… 😉
Giulia
agosto 13th, 2011 alle 20:44
Il mio viaggio è cominciato a Cuba lo scorso Gennaio e dopo essere stata in Jamaica e avere risalito il Centro America daq Panama sino al Messico con il mio zaino in spalla invece di fermarsi è continuato….per altri 8 mesi per fare il giro del mondo. Il tutto in solitaria. perchè la libertà che si respira quando si viaggia da soli è incredibile si ha la certezza è la prova che abbiamo in mano le redini della nostra vita per quell’esperienza e per le future.
Viaggiare soli è una questione di coraggio la prima volta e una scelta la seconda..
Viaggio come backpacker e posso garantire che per stare in giro per sei mesi si può spendere meno di quanto si possa immaginare.
Forse può interessarvi il mio blog http://www.viaggiare-low-cost.it o forse no…ma con questo ho cercato di mostrare agli italiani che c’è un modo di viaggiare alternativo ai resorts e che il mondo è troppo bello per non scoprirlo.
Giuseppe
agosto 13th, 2011 alle 21:45
Ciao Giulia, la tua è stata una bella esperienza, ti piacerebbe approfondirla con un’intervista per la mia rubrica viaggiatori solitari? ora sono in ferie, però appena rientro ne possiamo parlare! fammi sapere! ciao Giuseppe p.s. hai fatto benissimo a condividere il tuo blog. ho letto il guest post sul sito di federica!
massimo lo bianco
agosto 13th, 2011 alle 22:58
Giulia lasciami un tuo contatto facebook, skype, mail ho da chiederti alcune cose. Adesso sono un Calabria, siamo anche vicini.
Giulia
agosto 13th, 2011 alle 22:17
Ciao Giuseppe,
ti avevo scritto una email proprio a questo proposito.
Certo che sono felice di fare un’intervista con te. Sarei contenta di condividere questo modo di viaggiare che per quanto riguarda me è stato causa di un cambio drastico di vita.
Viaggiare per tutti questi mesi ha cambiato molte cose del modo in cui la vedevo e soprattutto adesso ho altre priorità che non sono più lavoro e soldi.
Riscrivimi quando torni o contattami
Ciao dalla sicilia e buone vacanze
Giulia
Giulia
agosto 13th, 2011 alle 23:05
Ciao Massimo,
puoi scrivermi a giulia.raciti@gmail.com, su fb ce ne sono molte quindi pi# complicato.
Aspetto una tua email e buona calabria, se passi da Taormina fai un fischio!