
Cosa mi ha spinto a viaggiare da solo? Beh sono tanti i motivi che mi hanno spinto a farlo. Amo le sfide, amo mettermi in gioco, amo le salite… anche se ogni tanto preferisco prendere una funicolare! 10 mesi fa quando ho pensato di iniziare a scrivere questo blog volevo mettermi in gioco. A scuola non sono mai stato uno studente brillante nelle scienze umanistiche… brillavo di più nelle materie dove i numeri la facevano da padroni… beh questo blog è uno stimolo per migliorare le qualità di una mente brillante come la mia 😀 dai scherzo di brillante ho solo i miei occhi azzurri… ahahah manco quelli… mi sa che di brillante non ho niente! Comunque tornando a essere un po’ seri. Viaggiare da soli è stato un traguardo, un po’ come questo blog, una sfida affascinante. Ecco cosa mi ha spinto a farlo. Volevo combattere le mie paure. Volevo capire dove la mia mente potesse arrivare. Viaggiare da soli mi ha fatto imparare 3 cose.
Avere fiducia in se stessi
Tornato dal mio primo viaggio in solitaria ho avuto un’iniezione di fiducia da 100ml. Ho capito che se voglio posso ottenere tutto quello che desidero. Prima di partire per Valencia me la stavo facendo sotto per la paura eppure non era la prima volta che partivo, non era la prima volta che mi trovavo ad affrontare una situazione di questo genere. Ma avevo paura. La mia mente non era preparata, noi esseri umani viviamo di abitudini e se qualcuno o noi stessi cerchiamo di cambiarle il nostro cervello cerca di proteggerci mettendoci paura. A Budapest pur sapendo che il primo viaggio era stato un successo, la sera prima di partire ho avuto un momento di esitazione… ma poi come sempre mi sono fatto coraggio e sono partito e ancora oggi quando ci penso ho quella sensazione di euforia che mi ha fatto dichiarare che viaggiare da soli è una droga. Credo che questa sia la lezione più importante del viaggio in solitaria.
Essere intraprendenti
Quando si viaggia da soli si deve essere decisi non si può rimanere lì fermi ad aspettare che qualcuno ci aiuti a scegliere. Possiamo contare solo su noi stessi. Viaggiare da soli ci sprona a prendere delle decisioni, ci sprona a chiedere. Ci sprona a fare tutto da soli. Ci sprona ad andarci a prendere quello che vogliamo. In una generazione dove molti ragazzi sono abituati ad aver tutto fatto dai genitori, beh, un viaggio in solitaria può insegnare questo spirito di iniziativa una qualità che spesso torna ad essere utile anche quando non viaggiamo.
Essere altruisti
In viaggio spesso diffidiamo delle persone, abbiamo paura che siano dei malviventi, dei cattivi. Girovagando da solo per Valencia e poi per Budapest ho capito che infondo il mondo non è un covo di criminali. A Budapest, Gyorgy (si scriverà così? boh :(),il proprietario del pub vicino all’easyHotel mi ha offerto una birra(ottima per la cronaca :D) perché voleva darmi una mano ad ambientarmi nella città. A Valencia ogni volta che chiedevo qualche informazione erano tutti pronti ad aiutarmi. Beh viaggiando da solo ho capito che nella vita bisogna essere altruisti. Io aiuto a te e qualcuno prima o poi aiuterà a me, e se non trovassi mai quel qualcuno so che ho fatto un opera a fin di bene.
Viaggiando da solo ho imparato queste 3 cose, sicuramente nei viaggi futuri ne imparerò delle altre, ma per adesso mi focalizzo su queste. Tu in attesa che io ne trovi delle altre mi puoi raccontare le tue esperienze e cosa ti ha insegnato questo tipo di viaggio un po’ differente. Che ne dici?
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7 Risposte a Perché viaggiare da soli?
Massimo Lo Bianco
agosto 4th, 2011 alle 16:15
leggendo il tuo intervento mi è sembrato di rivivere la mia prima volta da solo in giro per l’europa.
che bellezza.
per la precisione era l’11 giugno 2010 (per la cronaca ho 20 anni), direzione amsterdam, era la prima volta che ci andavo, avevo preso per una notte una camera sull’albergo mobile (nave ancorata dietro alla stazione centrale che funge da hotel). primo giorno visita per la città, come sempre sempre cartina, ma andando ad occhio parecchio, e poi con tutta la gente che c’era, quale migliore cartina di loro.
la prima cosa che mi capitò “strana” fu l’incontro con uno dei pusher di strada, che invitandomi a comprare qualcosa da lui, ed io rifiutando, mi cominciò a seguire (ed io mantenendo la calma, continuavo per la mia strada), con la coda dell’occhio ebbi la sensazione che questo chiamasse i suoi compari con il cellulare (molto a mò di film), ma dopo un po’ che mi girai, all’imbarco sul traghetto che portava dall’altra parte del canale, per il raggiungimento dell’hotel non vidi più nessuno, e la calma tornò regolare.
l’altra cosa che ebbi premura a fare, fu andare in giro da solo per amsterdam la notte, dato che mi entrarono mille pensieri per la testa, quindi mi limitai ai pub della zona circostante l’hotel (che diciamo non erano tutta questa tranquillità rispetto al centro).
la mattina seguente, mi diressi ad uno dei party di musica elettronica (che è la principale motivazione che mi spinge a girare molto per l’europa) lessi qualche info su come raggiungere il luogo dell’evento su internet, ma la cosa era molto vaga, arrivati alla stazione di amsterdam (non so come mai ma riconoscere gli italiani all’estero è una cosa troppa intuitiva, e così conobbi un ragazzo anche lui in solitaria, giunto fin lì per il party da milano), con cui facemmo tutta la strada insieme, nel party ci perdemmo, e per pura magia alla fine della serata ci ritrovammo ad amsterdam, in cui mi spettava (visto che avevo il bus per l’aeroporto la mattina presto), una lunga notte fuori.
non sapendo che la notte le stazioni all’estero chiudono, per non farci dormire i clochard dentro, dopo le 2, che se ne andarono anche i conoscenti di milano che avevo trovato all’uscita insieme a quello trovato all’inizio, si diressero all’aeroporto. ed io rimasi fuori dalla stazione in attesa di passare la lunga notte.
e li devi riuscire a dosare la stanchezza di aver ballato 12 ore senza fermarsi, il sonno, ma la cosa era la paura che succedesse qualcosa, non mi fece chiudere occhio.
anche perchè la gente (i turisti, mi presero per un navigatore, e molto mi chiedevano dove fosse questo o quest’altro, ed io bene o male il da fare lo avevo trovato per qualche momento).
arrivare alla mattina fu dura, anche se era metà giugno, non era tutto questo caldo che si può immaginare, ma andò tutto per il verso giusto, fino all’arrivo del bus, all’arrivo in aeroporto.
Giuseppe
agosto 4th, 2011 alle 17:54
Ciao Massimo,
Ad Amsterdam non ci sono mai stato, quest’inverno avevo prenotato un volo ma per problemi a lavoro non sono potuto partire. Cavolo a 20 anni tutto da solo in giro per l’Europa hai fegato ragazzo. In viaggio si trova sempre qualcuno. A Valencia ho conosciuto 2 simpatici tedeschi con cui sono andato a ballare al Pacha, a Budapest ho fatto amicizia con il gestore del pub vicino al mio hotel. Ho passato la mia unica notte lì con lui a scambiarci opinioni calcistiche e tante altre cose. I momenti più duri quando si viaggia da solo è quando ci fermiamo. Forse in quei momenti viene un po’ di solitudine… ma passa presto! Comunque non aver paura continua a viaggiare e se poi la tua passione sono gli eventi di musica elettronica credo che continuerai a viaggiare! ^_^
Grazie per averci raccontato la tua esperienza!
Massimo Lo Bianco
agosto 4th, 2011 alle 18:34
vabbè quella è stata la prima, a cui ne hanno seguito numerose altre.
da solo ho visitato quasi tutta l’olanda, il belgio e un po’ della germania.
l’altra cosa che mi piace del viaggiare da soli, è il non stare dietro a nessuno sia per organizzare sia per andare in giro.
l’unica pecca? il mio misero stipendio da tirocinante che è finito oggi dopo due anni. ora vedrò cosa combinare.
una cosa che ho in mente per il futuro è un bel giro per alcune nazioni tutto in bicicletta.
Giuseppe
agosto 4th, 2011 alle 19:06
Beh allora sei un esperto! 😀 Viaggiare è bellissimo e a volte viaggiare da soli è l’unica possibilità. I miei amici sono abbastanza pigri e per organizzare un viaggio ogni volta è una battaglia! Non sanno prendere decisioni e mi fanno passare la fantasia! Io ho provato questa esperienza nuova per poter viaggiare quando ho voglia e senza cercare un compagno, anche se non mi dispiace partire con qualcuno
qualche mese fa ho scritto un articolo sui i pro e i contro del viaggiare da soli e l’indipendenza sicuramente era un pro! Io ho un buon lavoro, anche se la voglia di lasciare tutto e partire è tanta… appena avrò sistemato qualche dettaglio mi prenderò un anno sabbatico magari in giro per il mondo! Io non amo la bici, ma di cicloviaggiatori è pieno in rete! Quindi in bocca a lupo per i tuoi viaggi futuri! 
massimo lo bianco
agosto 4th, 2011 alle 19:32
Ma a dirti la verità non ricordo nemmeno come ho fatto a scoprire questo sito, ed oggi per caso leggendo viaggiare da soli, mi sono messo a leggere, è proprio quello che cercavo. Che bellezza. Ora me lo leggo tutto per bene con calma, e preparati a una mia raffica di commenti. Il mio problema non è l’anno sabbatico, ma i soldi. Ho finito oggi due anni di tirocinio di geometra, e a fine ottobre ho l’esame come primo obbiettivo, se comincio già da ora con l’anno sabbatico è la fine del mio inizio.
silvia amantedeiviaggi
aprile 18th, 2012 alle 12:43
ragazzi miei, scrivete cose fighissime e la voglia di partire da sola me la fate aumentare a dismisura…poi torno alla realtà e penso voi siete uomini…
a Londra in piena notte, ma anche in pieno centro, mi capitò con 2 amiche di essere “importunate” da un tossico…c’erano dei nostri amici maschi che ce l’hanno scollato, ma piacevole non era stato 😉 se stò da sola che faccio?!
io per la prima volta da sola in una città europea (come avrei intenzione di fare questo giugno) mi devo passare le notti in hotel per paura di essere abbordata o di incontrare tizi strani?? o.O
Max
agosto 21st, 2014 alle 22:50
Ciao e grazie per la stupenda pagina… Mi chiamo Max ho 32 anni e per un motivo o per un altro non ho mai avuto la possibilità di spostarmi molto, purtroppo la mia vita da poco più di un anno ha preso una brutta piega (lavoro, amore e depressione) comunque bando alle ciance vorrei cominciare a viaggiare da solo per riuscire a riscoprire me stesso… Solo che non so da dove cominciare. Mi piacerebbe visitare Budapest questo settembre, hai qualche consiglio?