
E’ da un po’ di tempo che per la testa ho un pensiero fisso, un anno sabbatico, si avete capito bene, voglio mollare tutto e partire per il mondo o meglio per l’europa, molte volte si pensa che l’anno sabbatico sia la risposta più veloce per scappare, fuggire da un problema, ma non è così! Oggi per risolvere i problemi basta solamente googlare la domanda su google ed ecco che per magia il motore di ricerca ci risponde con decine e decine di pagine di risultati (i seo le chiamano SERP per fare i geek 😛 ), ma pensandoci bene se il problema non fosse il problema ma se il problema fossimo noi?
Allora credo che l’anno sabbatico sia lo “strumento” migliore per risolvere il problema, non è la risposta al nostro problema ma il mezzo per cui arrivare a risolvere il problema.
La scorsa estate mentre stavo creando l’idea di fare un viaggio tra le capitali europee, googlando la parola anno sabbatico sono fino sul sito di Riccardo Caserini, l’ho lurkato per settimane leggendo mesi e mesi di articoli sul gap year fino a quando ho preso coraggio e ho deciso (cosa migliore non potevo fare :D) di comprare il suo libro “Mollo tutto e parto, ma prima o poi ritorno” un manuale sull’anno sabbatico, stupendo a mio avviso, che spiega filo e per segno quali sono i vari step da seguire per organizzare e riuscire a progettare nel miglior modo la nostra “fuga” spirituale.
Nel libro ho trovato molto interessanti le esperienze che i lettori del blog hanno raccontato a Riccardo, le paure, le emozione di esserci riusciti, aver superato la soglia di casa pronti a viaggiare verso l’ignoto, i problemi che sono accaduti durante il viaggio ma soprattutto le sensazioni del ritorno a casa.
Il libro è stata fonte d’ispirazione, grazie ai tantissimi consigli di Riccardo e delle persone che hanno contribuito con la stesura del libro, ho avuto modo di mettermi a confronto, ho trovato il coraggio di affrontare per la prima volta un viaggio in solitaria e devo dire che i suggerimenti che sono scritti sul manuale sono stati utilissimi. Le parole di Riccardo mi hanno fatto capire molte cose la prima su tutte che è inutile scappare dai problemi, al nostro ritorno saranno lì ad aspettarci più forti di prima; fare un lavoro che non ci piace e fuggire per poi ritornare per fare lo stesso identico lavoro ci ha solo fatto perdere tempo, non partite se poi al ritorno non volete cambiare la vostra vita.
L’anno sabbatico ci deve far comprendere quale siano le ragioni per cui vogliamo prenderci una pausa, “conoscere gli altri è saggezza, conoscere se stessi è saggezza superiore” diceva Lao-Tzû solamente conoscendo meglio noi stessi riusciremo a trovare la risposta ai nostri problemi. Scappate, girovagate per il mondo ma prima di intraprendere questo viaggio guardate dentro di voi e chiedetevi se realmente fare un un viaggio di lunga durata potrà servirvi.
Io lo sto facendo e per questo ho deciso di rimandare ancora per un po’ l’esperienza dell’anno sabbatico in giro per l’europa devo trovare ancora un vero motivo devo scoprire ancora cosa mi spinge a viaggiare, la fame di conoscenza? o semplicemente poter staccare qualche giorno dallo stress quotidiano?
Foto di jtrickey
Ti è piaciuto questo articolo?
Allora seguimi anche tu su Facebook e su Twitter
5 Risposte a Un anno sabbatico in giro per l’Europa, no grazie!
Viaggiatori Low Cost (.it)
aprile 6th, 2011 alle 19:56
Giuseppe un anno in giro per l’Europa sarebbe un’esperienza bellissimaa. Purtroppo per realizzare questo sogno c’è bisogno di un budget consistente. Se riduciamo il tempo di viaggio da un anno a tre mesi il sogno può divenire realtà tranquillamente (sia per cause economiche sia per altri motivi). Comunque hai scritto un bel articolo, molto interessante. Non conoscevo questo libro, appena mi libero corro a comprarlo.
Ciao Giuseppe e a presto. Saluti Nicola.
Giuseppe
aprile 7th, 2011 alle 12:26
Ciao Nicola,
ti ringrazio per essere passato per il blog, l’anno sabbatico non ha un costo eccessivo, se leggerai il libro capirai il perchè! Per adesso non voglio farlò per altri motivi partire per fuggire dai problemi non credo sia una buona scelta! Magari appena risolvo un po’ di problemi partirò senza una meta ben precisa :))
A presto Giuseppe
Marco
maggio 26th, 2011 alle 17:55
La prima esperienza di un viaggio a lunga durata l’abbiamo fatta oltre 5 anni fa': 1 anno in giro per il mondo. Da allora altri viaggi lunghi, alcuni di 6 mesi. Ho letto anche il libro in questione un paio di mesi fa’ e lo trovato utile ma fino ad un certo punto; ho letto altri libri sul tema in questione molto piu’ utili e incoraggianti. Dalla mia esperienza l’unica ragione sbagliata per partire e’ cercare di fuggire a se stessi, punto e basta. Altri motivi (a parte motivi di salute o gravi) sono solo scuse: staccarsi dalla routine quotidiana, dalla monotonia in cui si e’ finiti, dalle finte amicizie, insomma dare un taglio e cambiare aria non puo’ fare solo che bene. Una volta in viaggio si entra in contatto con altre realta’, culture, religioni, punti di vista diversi; si incontra gente con visioni della vista diverse dalla nostra e dalla societa’ in cui viviamo.. Quando si ritorna da un’esperienza del genere si vedono le cose sotto un’ottica diversa.
Ottimo articolo, sicuramente ricco di spunti interessanti..
Giuseppe
maggio 26th, 2011 alle 18:20
Ciao Marco,
mi fa piacere che il mio articolo ti è piaciuto. Volevo dare proprio quel taglio, dare degli spunti per riflettere. Io non ho mai fatto un’esperienza di viaggio a lunga durata. Vorrei farla ma adesso non è il momento giusto. Sarebbe solo un modo per fuggire ai problemi che ho! Però la voglio fare, sto lavorando per questo.
Mi piacerebbe conoscere quali sono gli altri libri che hai letto sul tema, io ho letto il manuale di Rolf Potts è lo trovato molto utile. Soprattutto per chi è alle prime armi.
Grazie per essere passato.
Marco
maggio 26th, 2011 alle 18:34
L’unico consiglio che ti posso dare e’ che quando capisci (e lo capirai) che e’ il momento giusto, nel senso che ogni cosa ti spinge a partire, vai, non trovare scuse e non ascoltare amici e parenti che non faranno altro che trovare altre scuse..
Il libro di Rolf Potts l’ho letto anch’io e mi era piaciuto, tant’e’ vero che poi da li ho fatto il mio primo anno “sabbatico”.
C’e’ anche questo che non e’ male: First Time Around World (TRAVEL GUIDE) – solo in inglese ma che trovi qui http://bit.ly/kQTdp7 in Italia
Ne ho letti altri ma al momento non li trovo in vendita in Italia.