
Questa settimana mi è capitato di leggere per la terza volta un libro di Fabio Volo (grazie Valentina :P), “Un posto nel mondo”, un libro a cui sono molto legato e che vi consiglio di leggere. Nel libro Fabio Volo cità una frase in latino:
“Porta itineris dicitur longissima esse”, “la porta è la parte più lunga di un viaggio”
Nelle prime due letture non avevo fatto molto caso a questa frase ma ora mi ha colpito, in questo momento capisco il vero significato di questo aforisma, la sento mia.
Sto iniziando questo lunghissimo viaggio per le capitali europee ma la soglia della mia porta di casa sembra come se non terminasse mai. Sono mesi che progetto questo viaggio, sono mesi che mi documento, sono mesi che mi preparo fisicamente e psicologicamente e sono mesi che ho paura di compiere questo viaggio. Forse solamente quando avrò varcato la soglia di casa inizierà il mio vero viaggio. Tu che ne pensi?
Foto di visualpanic
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1 Risposta a La porta è la parte più lunga di un viaggio
francesco
luglio 3rd, 2012 alle 13:54
Giuseppe, a differenza tua a me quella frase mi ha colpito sin dalla prima letture del citato libro di Fabio Volo. L’ho letta in un particolare momento della mia vita e mi è talmente rimasta in pressa da farla diventare sempre mia tatuandomela sulla pelle. Io preferisco dargli un senso più figurativo del viaggio in se stesso, è piuttosto uno sprono a non titubare ad apportare nella propria vita quei cambiamenti che ci possono sembrare rischiosi o sopratutto lesivi della ormai acquisita certezza che la routine della quotidianità ci può assicurare. Se uno non si sente realmente soddisfatto vale sempre la pena provare ad attraversare quella “porta”, una volta fatto anche ciò che sembrava così lontano e impossibile da raggiungere sarà più vicino e meno impossibile.